il corpo creativo

condotto da rosita mariani | lucylab.evoluzioni

In un’atmosfera di condivisione e rispetto, il laboratorio propone un percorso sperimentale sul movimento che ha l’obiettivo di invitare alla scoperta della propria danza, per danzare da soli, in gruppo o in coppia con gusto e libertà. Mettendo in atto un processo che inizia dalla consapevolezza corporea e giunge fino alla creazione collettiva, ogni incontro affronta un tema specifico, che viene sviluppato e concluso autonomamente.

A partire dall’esplorazione e dalla sperimentazione del corpo nel movimento, si utilizzerà un metodo di lavoro aperto, fondato su un approccio somatico, nel quale la scoperta e l’uso dei concetti motori di base, funzionali e strettamente legati al corpo, sono la premessa necessaria ed indispensabile per lo sviluppo di una ricerca sulla propria corporeità come luogo di sensazioni, emozioni, relazioni.

Attraverso la percezione e l’uso del corretto allineamento dello scheletro, utilizzeremo le leggi della fisica per danzare. L’ascolto del movimento nella relazione con il suolo, con lo spazio e con gli altri, sarà la guida sia nelle esercitazioni appartenenti all’ambito dell’anatomia esperienziale, sia nell’esplorazione dei concetti offerti dalla danza contemporanea, in particolare release technique e contact improvisation: rilasciare invece di tendere, respirare invece di forzare, usare il proprio peso e quello degli altri per organizzare il movimento nella leggerezza, creando una danza libera e spontanea, sensibile e consapevole rispetto alla gravità, al senso del movimento, all’impulso.

Sperimenteremo sistemi di creazione collettiva esplorando alcuni dei processi che rendono possibile l’organizzazione della creatività in una forma. L’improvvisazione sarà lo strumento per la creazione di momenti performativi di gruppo; metteremo in gioco le nostre danze nell’immediatezza dell’istante, lasciandoci sorprendere e guidare da ciò che in noi è nuovo.

Il laboratorio è aperto a tutti: gli unici requisiti richiesti sono la curiosità nei confronti del movimento e l’abbandono del giudizio.

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